Ancora una volta è l’esperienza pratica di utente del web ad ispirarmi qualche riflessione sull’importanza, spesso sottovalutata dai gestori, del sito per un bed and breakfast.
Um paio di mesi fa cercavo online un bed and breakfast o un agriturismo in Langhe, Monferrato e Oltrepò Pavese. Avevo preventivato un paio d’ore, convinta che ormai tutte le strutture avessero un sito, invece ho faticato a trovare un paio di alternative papabili. Dopo qualche esperienza di prenotazione “alla cieca” e memorabili nottate da incubo in letti affossati e location fuorimano raggiungibili solo in fuoristrada, guardo con cura i siti internet prima di scegliere. Mi sono imbattuta in una serie inimmaginabile di siti incompleti e poco chiari che non invogliavano a prenotare.
Ne è nato qualche spunto per un abc di comunicazione online per piccole strutture turistiche a conduzione familiare.
Il target è un viaggiatore adattabile, disposto a rinunciare ad alcune comodità ma con le idee chiare su ciò che cerca in una vacanza in campagna, e occorrono poche regole basilari per attirarlo con un sito adeguato e promuovere la propria offerta.
6 requisiti fondamentali del sito per un bed and breakfast e una piccola struttura turistica
1. Avere un sito web
2. Indicizzare il sito
Anche modificando i termini della ricerca, su google mi compariva sempre la stessa manciata di strutture, che risultano al completo per tutta la stagione perché sono quelle che tutti i turisti in cerca di un b&b. visualizzano per prime. Posizionarsi bene sui motori di ricerca contribuisce ad incrementare la probabilità di essere visti, e quindi scelti. Non tutti i visitatori hanno la pazienza di cercare per ore nel web fino a imbattersi casualmente nel sito dell’agriturismo x, piccola perla nascosta e sconosciuta ai più.
3. Trasmettere un’immagine accogliente e informazioni chiare
Ho visto cose che voi umani…Siti che si dilungano in presentazioni logorroiche in homepage e poi glissano sui servizi, che non mostrano le foto della strutura.
Chi visita il sito sta per comprare online un servizio e occorre dare una descrizione completa e veritiera dei servizi che troverà. Il sito serve a presentarsi in modo efficace e conciso, a descrivere i servizi e a trasmettere la personalità della propria struttura ricettiva (rustica, design, eco-bio, spartana, ecc) .
Le esigenze basilari del turista che sceglie una piccola struttura ricettiva in campagna sono: dormire, rigenerarsi, colazione sana, spazi all’aria aperta, paesaggio, attrattive/attività sportive e culturali nei dintorni.
- Per ogni sezione è sufficiente una descrizione breve e chiara, senza esagerare con i superlativi, accompagnata da qualche foto professionale. Professionale non significa necessariamente costosa, però un minimo investimento in testi e immagini di presentazioni è da mettere nel budget. E’ davvero un danno al proprio business privarsi di una manciata di foto in grado di valorizzare gli spazi, i dettagli, il calore della propria casa.
- No tassativo alle foto scattate con il cellulare al crepuscolo e ai testi infiniti in cui alla seconda riga si abbandona la lettura.
- Sì alle foto che danno idea dello spazio nel suo insieme, soffermandosi poi su un dettaglio (un fiore, una decorazione, un animale domestico).
- Personalmente ho scartato subito le strutture in cui le foto delle camere erano buie, confuse, poco invitanti, dall’aspetto trascurato.
- Evitare di inserire la foto di una sola camera, o peggio di un dettaglio, senza dare l’impressione dell’insieme. Se la vostra offerta è di 6 camere, chi prenota preferisce vederle tutte, per non indurlo a pensare “Hanno fotografato la più bella. Come saranno le altre?”.
- Utile e coinvolgente la possibilità di fare la visita virtuale guidata, in modo da offrire un’idea dell’atmosfera generale.
4. Comunicare coerenza tra parole e immagini
Le fotografie devono illustrare ciò che avete scritto; se chi visita il sito trova informazioni discordanti si insospettisce o rimane indifferente e passa oltre.
Gli esempi spaziano dalla dichiarazione “serviamo una colazione genuina e fatta in casa” affiancata dalla fotografia di un cesto tristanzuolo di brioches confezionate nel cellophane (che neanche al motel sull’autostrada) alla descrizione di una casa “ristrutturata con gusto e luminosa” con immagine della camera effetto cripta, con mobili vecchi e scuri e il copriletto stinto anni Settanta, che ispirano vecchiume.
5. Solo informazioni aggiornate e veritiere
Non c’è niente di peggio che trovare nella sezione tariffe i “Prezzi estate 2013” o un’area news che informa di affrettarsi per prenotare il cenone di Capodanno 214.
L’area prezzi deve riportare chiaramente le tariffe per camera/notte o persona/notte, bene anche indicare un range di prezzi minimi e massimi o di alta e bassa stagione.
Attenzione a quello che si dichiara: è un attimo verificare l’accuratezza delle informazioni. Un sito indicava, tra le numerose attrattive dei dintorni, un’abbazia che, a un rapido controllo sulla mappa, si trova a 160 chilometri di distanza! No alle promesse “a venti minuti dal mare”, quando sei in Piemonte e ben che vada ci vorrà un’ora e mezza a meno di non andare in Liguria in elicottero, “a due passi da Milano” quando sei nell’Oltrepò Pavese.
6. Saper interagire sui social network
A parte la raccomandazione di rispondere in tempo reale alle richieste dei potenziali clienti (ho ricevuto risposte 10 giorni dopo la mia mail, fuori tempo massimo per programmare la vacanza), se si decide di essere presenti sui social network con la propria struttura bisogna aggiornarli in modo costante ed essere preparati alle critiche e ai commenti negativi che prima o poi, a ragione o a torto, arriveranno. E’ d’obbligo mantenere un atteggiamento professionale, leggere la critica e magari cercare di approfondire quale è stato il motivo del malcontento e rispondere argomentando le proprie ragioni. Se c’è stata una mancanza, offrire una compensazione, dimostrare disponibilità e interesse a capire per migliorare.
Su un portale di agriturismi e b&b nelle Langhe in cui gli utenti hanno la possibilità di commentare e votare il servizio mi sono imbattuta in una polemica ridicola.
Ad un cliente che lamentava di aver dormito su un materasso che aveva visto tempi migliori e in una camera poco accogliente, la titolare della struttura rinfacciava di essersi ripagato la cattiva dormita con una colazione abbondante che lo risarciva abbondantemente del disagio, di aver bevuto 3 tazze di caffè e mangiato tutto il pane a disposizione.
Insomma, bisogna cadere così in basso?
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